Secondo la Suprema Corte, il consulente tecnico d’ufficio, nei limiti delle indagini affidategli e nel rispetto del contraddittorio tra le parti, ha la facoltà di acquisire, su incarico del giudice, documenti necessari per rispondere ai quesiti sottopostigli, purché le parti abbiano presentato una tempestiva istanza istruttoria richiedendo l’ordine di esibizione ai sensi dell’articolo 210 del Codice di procedura civile.